pensione anticipata, i dettagli- credit pixabay- trs98.it
Se vuoi andare in pensione anticipata, tutto quello che devi fare è tenere d’occhio le scadenze: andiamo a vedere cosa cambia
Molto spesso sentiamo spesso parlare del desiderio di molti lavoratori che, dopo 30 anni di gavetta, sacrifici e profonda dedizione al lavoro non vogliono far altro che andare in pensione e godersi il tempo libero con amici, parenti, nipotini e così via. Proprio per questo, in questo articolo parleremo e approfondiremo il concetto di pensione anticipata che vede alcuni cambiamenti a cui tenere sotto controllo: andiamo a vedere di che si tratta.
La pensione è uno dei momenti che un po’ tutti aspettano e che tuti sperano arriva il prima possibile, proprio perché potrebbe farvi rilassare e vi cambia la vita in meglio. Quando si lavora i sacrifici sono davvero tanti e, una volta arrivata ad una certa età, una persona sente l’esigenza di potersi rilassare al massimo che si possa fare.
Ultimamente, il tema pensioni è stato spesso analizzato dal governo Meloni che ha cercato di accaparrare quante più soluzioni possibili per chi vuole andare in maniera anticipata. Ovviamente ci sono dei limiti e dei requisiti da dover rispettare.
Nel prossimo paragrafo ve li approfondiremo e vi annunceremo anche a cosa fare attenzione se siete interessati al discorso della pensione anticipata: ecco tutti i dettagli e le curiosità, continuate la vostra lettura.
Sappiamo che il vostro sogno è quello della pensione anticipata, ma tutto quello che dovete fare è fare molta attenzione ai limiti, le scadenze e così via; se vuoi andare in pensione prima devi segnarti questa data: 31 marzo 2025, soprattutto se non si vuole affidare il proprio pensionamento alla residualità delle risorse finanzarie. Bisogna dire che la legge 203 del 2024 ha modificato alcuni termini per presentare la domanda per il riconoscimento e accedere alla pensione anticipata.
Si tratta proprio della Quota 41 collegata all’APE sociale che hanno fissato le seguenti date per presentare domanda di riconoscimento del beneficio : 31 marzo, 15 luglio e 30 novembre. Sono tre ma quella del 31 marzo rappresenta il termine certo.
La domanda deve essere sottoposta sempre all’INPS e l’ente deve comunicare gli esiti entro e non oltre: il 30 giugno per chi ha presentato domanda entro il 31 marzo, il 15 ottobre per chi ha presentato domanda entro il 15 luglio e il 31 dicembre per le domande presentate oltre il 15 luglio ma entro il 30 novembre.
Inoltre, l’INPS chiarisce: “Le domande presentate oltre i termini di scadenza del 31 marzo e del 15 luglio e, comunque, non oltre il 30 novembre saranno prese in considerazione esclusivamente dopo l’esito positivo del monitoraggio degli scrutini precedenti, in quanto residuano le necessarie risorse finanziarie.”
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