“Casa tua diventa mia: entro e non esco più”: ufficiale, lo dice la LEGGE I Usucapione, ti sbattono fuori e dormi sulle panchine

“Casa tua diventa mia: entro e non esco più”: ufficiale, lo dice la LEGGE I Usucapione, ti sbattono fuori e dormi sulle panchine

casa - pexels - trs98

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“Casa tua diventa mia: entro e non esco più”:è  ufficiale, lo dice la legge. Perdi casa tua, la perdi per sempre. Anzi, non sarà più considerata tua. Chi ci si piazzerà dentro ne diventa legittimo proprietario, e non puoi farci più niente. Perdi tutto.

Finisci per strada, a dormire sulle panchine, malgrado l’immobile fosse stato tuo: lo era, ma non lo è più. Ed è proprio la legge a stabilirlo.

Molti non lo sanno, ma corrono un rischio enorme con il proprio immobile: esiste un istituto di legge, una regole che la giurisprudenza accetta, da sempre.

Si chiama ‘usucapione‘: e permette di usucapire, ovvero sia di ‘acquisirne i diritti, le titolarità’, e in sintesi la proprietà di un bene che in origine era di altri.

Tutto vero: il bene era tuo. Ma, appunto: ‘era’. Adesso non lo è più. E siccome non hai fatto nulla per evitare il peggio, per reclamarlo, alla fine lo perdi.

Usucapione, ti sbattono fuori da casa tua

Esatto: finisce in questi termini. L’usucapione esiste eccome: ti sbattono fuori e dormi sulle panchine. Ma come può essere possibile L’usucapione è un istituto giuridico previsto dal Codice Civile italiano che consente, in presenza di determinati requisiti, di acquisire la proprietà di un bene immobile — come una casa — attraverso il possesso continuato nel tempo, anche senza un contratto di compravendita o un atto notarile.

In parole semplici, è possibile diventare proprietari legittimi di una casa semplicemente vivendoci stabilmente e comportandosi come proprietari per un periodo sufficientemente lungo. Perché l’usucapione possa avvenire, è necessario che il possesso del bene sia ininterrotto (non devono esserci pause nel possesso e continuativo: la persona deve comportarsi stabilmente come proprietario: ad esempio, effettuando manutenzioni, pagando le utenze o l’IMU.

Chiavi vasa - pexels - trs98
Chiavi vasa – pexels – trs98

Elementi essenziali perchè accada

Deve inoltre essere pacifico (non deve essere stato acquisito con violenza o clandestinità) e pubblico: deve essere visibile e non nascosto, in modo che anche il proprietario originario possa eventualmente contestarlo. Non viziato, poi, da riconoscimenti della proprietà altrui: se si ammette che la casa non è propria, il termine dell’usucapione si interrompe.

Nel caso degli immobili, come una casa o un terreno, la legge prevede due termini principali: 20 anni se il possesso è di buona o cattiva fede e manca un titolo valido (come un contratto) o 10 anni se c’è un titolo astrattamente valido (ad esempio un contratto nullo o non registrato) e si è in buona fede, secondo l’art. 1159 del Codice Civile. Il possesso da solo non basta per far diventare una casa legalmente propria. Serve un atto di accertamento che può essere una sentenza di un giudice, ottenuta tramite una causa civile, un atto notarile di accertamento di usucapione, se tutte le parti coinvolte sono d’accordo. Una volta ottenuto questo atto, si può procedere alla trascrizione nei Registri Immobiliari, completando così il passaggio di proprietà.