Qui non si offende nessuno ma si tratta dell’ISOLA DEGLI ASINI | Ragliare è il nuovo saluto tra gli amici

Qui non si offende nessuno ma si tratta dell’ISOLA DEGLI ASINI | Ragliare è il nuovo saluto tra gli amici

Asino - foto wikipedia - trs98.it

Se dai dell’asino a qualcuno, c’è da offendersi ma qui invece è quasi un complimento. Scopriamo subito il perché di questo nomignolo.

La Sicilia non è semplicemente un’isola. È un continente travestito da triangolo, sospeso tra mito e realtà, tra “ci vediamo domani” e “forse dopodomani”. È una terra dove la storia non si studia. Infatti qui ci inciampi. Dove i greci, gli arabi, i normanni e persino gli spagnoli hanno lasciato qualcosa, ma nessuno ha mai tolto nulla al carattere siculo. Qui la parola “misto” non è solo un piatto di antipasti, è una filosofia di vita.

Il bello della Sicilia è che tutto è troppo. Il sole è troppo sole, il mare è troppo blu, il cibo è troppo buono, e la gente è fantastica. Tutto in senso bello. La gente è calorosa, teatrale, sempre pronta a offrirti un caffè e raccontarti la vita, la sua, la tua, quella dei vicini.

Il “tempo” è un concetto relativo. Infatti qui un appuntamento può slittare di un’ora senza che nessuno batta ciglio, perché nel frattempo ci si gode il panorama, una granita, o un ragionamento profondo sulla Serie A.

Le meraviglie della Sicilia

Tra mercati che sembrano opere di street art viventi e paesini arroccati dove le vecchiette ti benedicono col solo sguardo, la Sicilia riesce a unire il caos al silenzio, il mare alla montagna, il sacro al profano.

Palermo è un romanzo di mille capitoli; Catania una sinfonia in minore con l’Etna; Siracusa un poema epico sussurrato dal vento. Ne possiamo menzionare altre ma vanno scoperte subito.

L'isola di Alicudi vista dall'alto - foto wikipedia - trs98.it
L’isola di Alicudi vista dall’alto – foto wikipedia – trs98.it

L’isola degli asini: in pochi la conoscono con questo nome

E poi, sparse intorno, ci sono le isole minori: Eolie, Egadi, Pelagie. Ognuna con il suo caratterino. Ma una, più delle altre, se ne sta in disparte: Alicudi. Ma perché è chiamata isola degli asini? Qui ne puoi trovare diversi per esplorare l’intera isola. Lo spettacolo nello spettacolo, insomma.

Senza strade né auto, Alicudi è l’Eden per chi sogna l’essenziale. Qui si sale, sempre: scalini scavati nella roccia, case bianche appese al fianco del vulcano spento. I muli portano ancora il pane, il silenzio è profondo e il mare sembra dipinto. Alicudi non ti accoglie: ti mette alla prova. E se resti, è perché hai capito che la bellezza, a volte, sta proprio nella fatica.