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CAMPOBELLO DI LICATA – “Era a capo della famiglia mafiosa”, chiesti 15 anni per Gioacchino Angelo Middioni

A Palermo, in Corte d’Appello, a conclusione della requisitoria, il sostituto Procuratore Generale, Giuseppe Fici, ha chiesto la condanna a 15 anni di reclusione a carico di Angelo Middioni, 42 anni, di Campobello di Licata, cugino del già capo provincia di Cosa Nostra agrigentina, Giuseppe Falsone.

A Palermo, in Corte d’Appello, a conclusione della requisitoria, il sostituto Procuratore Generale, Giuseppe Fici, ha chiesto la condanna a 15 anni di reclusione a carico di Angelo Middioni, 42 anni, di Campobello di Licata, cugino del già capo provincia di Cosa Nostra agrigentina, Giuseppe Falsone. Angelo Middioni è ritenuto, secondo quanto raccontato dai pentiti Di Gati e Sardino, essere stato a capo della famiglia mafiosa di Campobello dal 2004 al 2013, gestendo, su incarico del cugino Falsone, il clan e gli affari in paese. Angelo Middioni, difeso dall’avvocato Giovanni Castronovo, in primo grado, il 3 dicembre 2015, è stato assolto dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni. La sentenza è attesa il 13 giugno.

 

 

 

 

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