Minuscoli vasi. Deliziosi, nella fattura. Ceramiche minute come fossero giocattoli principeschi di circa 2500 anni fa. Ma non erano destinati ai bambini. Gli archeologi hanno, infatti, raggiunto il cuore devozionale di un luogo di culto extraurbano, al di fuori delle mura dell’antica città della Valle dei Templi di Agrigento. E dal terreno dove questi oggetti furono risposti dopo i riti devozionali e le preghiere, stanno emergendo oggetti meravigliosi. Al lavoro, ad una serie di saggi del terreno, gli studiosi del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi in collaborazione con l’Università di Augsburg. I reperti si riferiscono alle offerte votive dei fedeli a divinità, forse femminili e legate alla prosperità e ai raccolti, che i devoti stessi seppellivano dopo alcuni rituali. La dimensione ridotta degli oggetti deriva dalla funzione simbolico-liturgica degli stessi.
Al lavoro, ad una serie di saggi del terreno, gli studiosi del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi in collaborazione con l’Università di Augsburg.
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