All’indomani dell’aggressione con calci e pugni al barista che ha avuto l’unica colpa di richiamare un gruppetto di giovani di evitare qualche bicchiere di alcol con l’intervento nel mezzo di Don Mario Sorce da tre anni parroco della chiesa del Sacro del Cuore al quadrivio Spinasanta di Agrigento. Quest’ultimo dichiara:” Ci poteva scappare il morto. L’alcol è la logica del branco li ha trasformati in belve feroci”. A pestare a sangue il gestore del bar erano, infatti, in dieci, tutti dai 20 ai 30 anni. “ Non si può lasciare una città protetta da due sole pattuglie e con poco personale – Don Mario, cosi, lancia l’sos anche alle istituzioni. La legge, inoltre, non aiuta a denunciare e a superare la mentalità dell’omertà che, purtroppo, ancora esiste. Il prete ha riportato un trauma allo zigomo, il gestore del bar, invece, un trauma cranico e la lesione del setto nasale.
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