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AGRIGENTO – Il business delle mascherine e amuchina: prime segnalazioni della Guardia di Finanza

Roma, 23 feb. (askanews) - Il coronavirus ha fatto letteralmente schizzare alle stelle i prezzi di alcuni prodotti igienico-sanitari che stanno andando a ruba nei negozi e sul web. Lo afferma il Codacons, che presenterà domani una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma e alla guardia di finanza contro le speculazioni sui listini che si stanno registrando in queste ore. "Da un primo monitoraggio del Codacons sui principali portali di e-commerce emerge come i prezzi di alcuni prodotti legati all`emergenza Coronavirus raggiungano livelli astronomici - afferma il presidente Carlo Rienzi - Ad esempio il classico gel igienizzate dell`Amuchina da 80 ml, che normalmente si trova in commercio a circa 3 euro, viene oggi venduto sul web a 22,5 euro la confezione, con un ricarico sul prezzo al pubblico del +650%. Ancora peggio per le mascherine protettive da viso, che prima del coronavirus erano vendute a meno di 10 centesimi di euro l`una, e oggi arrivano a costare su internet 1,8 euro, con un incremento di prezzo del +1700%". Per non parlare delle mascherine speciali con valvole, pubblicizzate su Amazon come "Ideali per coronavirus", e vendute a 189 euro la confezione da 5 pezzi. "Si tratta di una vergognosa speculazione, tesa a lucrare sulla paura delle persone, che potrebbe configurare veri e propri reati, dalla truffa all`aggiotaggio - afferma Rienzi - Per tale motivo presenteremo domani un esposto a Procura e Guardia di Finanza, chiedendo anche di oscurare le pagine di Amazon e di altri portali specializzati nelle vendite online nelle quali si pubblicizzano a prezzi abnormi prodotti legati al Coronavirus. Se infatti i giganti dell`e-commerce non rimuovono autonomamente le pagine dove si realizzano le speculazioni, si rendendo complici per concorso nella truffa agli utenti".

Casi di “sciacallaggio” nella vendita di cibo e prodotti sanitari, ma in pochi denunciano. Alcuni giorni fa era stato il presidente di Confcommercio Francesco Picarella a chiedere ai cittadini collaborazione per segnalare casi di prodotti venduti ben oltre il loro normale prezzo. Un appello che è però caduto nel vuoto dato che, spiega lo stesso Picarella, sono stati alla fine veramente pochissimi gli agrigentini che hanno effettivamente segnalato in modo “concreto” dei casi che potessero meritare l’attenzione delle forze dell’ordine.

“Ci sono state diverse segnalazioni – spiega Picarella – ma solo un paio di casi concreti che ci hanno consentito di segnalare il tutto alla Guardia di Finanza. Abbiamo già provveduto, per esempio, a segnalare a chi di competenza, c’è chi vendeva una singola mascherina a 15 euro, e una bottiglia di disinfettante simil-amuchina da 200 grami a 20 euro, o bottiglie di alcol a 3 euro l’una”.

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