AGRIGENTO – Il business delle mascherine e amuchina: prime segnalazioni della Guardia di Finanza
Nicolò Giangreco
Casi di “sciacallaggio”
nella vendita di cibo e prodotti sanitari, ma in pochi denunciano. Alcuni
giorni fa era stato il presidente di Confcommercio Francesco Picarella a
chiedere ai cittadini collaborazione per segnalare casi di prodotti venduti ben
oltre il loro normale prezzo. Un appello che è però caduto nel vuoto dato che,
spiega lo stesso Picarella, sono stati alla fine veramente pochissimi gli agrigentini
che hanno effettivamente segnalato in modo “concreto” dei casi che
potessero meritare l’attenzione delle forze dell’ordine.
“Ci sono state diverse
segnalazioni – spiega Picarella – ma solo un paio di casi concreti che ci hanno
consentito di segnalare il tutto alla Guardia di Finanza. Abbiamo già
provveduto, per esempio, a segnalare a chi di competenza, c’è chi vendeva una
singola mascherina a 15 euro, e una bottiglia di disinfettante simil-amuchina
da 200 grami a 20 euro, o bottiglie di alcol a 3 euro l’una”.
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