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AGRIGENTO – Titolare di un B&B ruba la carta di credito a turisti e fa acquisti per 6 mila euro

Il titolare di un bed and breakfast di Agrigento è stato denunciato dalla polizia con l’accusa di avere rubato la carta di credito di una propria cliente e di averla utilizzata per fare acquisti per oltre 6.000 euro.

Il titolare di un bed and breakfast di Agrigento è stato denunciato dalla polizia con l’accusa di avere rubato la carta di credito di una propria cliente e di averla utilizzata per fare acquisti per oltre 6.000 euro.

L’indagine è stata condotta dalla Squadra Mobile.

“Le investigazioni sono state svolte a seguito di una mail spedita all’indirizzo della Questura di Agrigento dalla proprietaria della carta di credito, una signora americana che aveva passato una notte in città – si legge in un comunicato stampa della Questura – alla fine del mese di luglio. La donna, tornando negli Stati Uniti, si era accorta di non avere più nel portafoglio la carta di credito Visa e comparivano una pluralità di acquisti effettuati nella provincia di Agrigento, principalmente in grossi centri commerciali e di elettronica, successivi al giorno della partenza dalla Sicilia della vittima. I poliziotti della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile di Agrigento a seguito di questa mail iniziavano le indagini.

A quel punto gli agenti hanno deciso di perquisire il bed and breakfast ed all’interno avrebbero rinvenuto alcuni degli oggetti che sarebbero stati acquistati con la carta di credito rubata.

“L’uomo era, inoltre, in possesso di ricevute d’acquisto di altri beni comprati con un’altra carta di credito – conclude la Questura – non di sua proprietà. I poliziotti, pertanto, sequestravano anche alcuni oggetti ancora nuovi ed impacchettati che risultavano essere stati acquistati con l’altra carta di credito”.

 

“L’agrigentino è quindi indagato – si conclude il comunicato stampa della Questura – per aver sottratto le carte di credito dei propri clienti e di averle poi utilizzate per fare acquisti di beni e servizi per un valore complessivo di circa 6.200 euro. Alcuni beni illecitamente acquistati, inoltre, sono stati poi rivenduti attraverso siti internet.

 

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