ATTENZIONE – Truffe con finti carabinieri e direttori di banca ad Agrigento e provincia

Finte indagini, finti carabinieri, finti direttori di banca, così scatta la truffa. Ad Agrigento e provincia, dall’inizio dell’anno ad oggi, si registrano già oltre trenta casi di persone che sono state raggirate e che hanno perso migliaia e migliaia di euro. Ma c’è anche chi, pochi, è riuscito a uscirne indenne. Le vittime hanno presentato denuncia alla Polizia Postale e all’Arma dei carabinieri. Sono in corso indagini. Truffatori senza scrupoli. I criminali hanno affinato le proprie tecniche per risultare più credibili con sms (smishing) e telefonate (vishing) truffa.La dinamica. Le vittime hanno ricevuto una chiamata sul cellulare da individui che presentandosi come carabinieri venivano informati di indagini in corso a loro carico perché i conti correnti presentavano movimenti anomali. Annunciando che a breve avrebbero ricevuto la telefonata del direttore della banca. Da lì a pochi minuti sono partiti i bonifici da 3.000, 5.000 fino ad arrivare a 20/25 mila euro, quasi tutti verso conti correnti esteri. Solo allora le vittime hanno scoperto di essere state raggirate, truffate e derubate. Le forze dell’ordine invitano la popolazione a non fornire dati sensibili a sconosciuti. Se si ha il minimo dubbio è necessario fare due cose: o chiamare le forze dell’ordine (112) o ancora meglio recarsi fisicamente presso il punto di polizia più vicino o nella filiale della propria banca di riferimento.

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