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I magistrati della Procura di Palermo e i carabinieri del Ros avrebbero individuato un secondo covo utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro. Oltre all'apparamento di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, scoperto ieri, il capomafia avrebbe fatto realizzare una sorta di bunker all'interno di un'altra abitazione nella stessa area, 18 gennaio 2023. Non è ancora chiaro se si tratti del luogo in cui il capomafia nasconde il suo tesoro: documenti riservati, pizzini, soldi che i magistrati cercano. Lo scopriranno i carabinieri dopo la perquisizione del bunker appena scoperto, che si trova a circa 300 metri dall'abitazione in vicolo San Vito. Gli investigatori stanno attendendo l'arrivo del magistrato. ANSA / Max Firreri

Campobello di Mazara, il Vescovo Giurdanella: “No” netto a ogni forma di omertà.

«Sono certo che la maggior parte della comunità di Campobello è fatta da onesti e laboriosi cittadini. Il nostro, senza ombra di dubbio, è un “no” netto a ogni forma di omertà.

«Le generalizzazioni in ogni campo rischiano di travolgere gli onesti cittadini che vivono anche a Campobello di Mazara. Piuttosto si accertino con chiarezza quanti sono stati omertosi e conniventi col boss latitante». Lo ha detto il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella dopo aver letto le parole dei magistrati di Palermo che, in occasione dei due arresti di ieri a Campobello di Mazara nell’ambito dell’inchiesta sui fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, hanno scritto di «assordante silenzio dell’intera comunità di Campobello di Mazara»

«Sono certo che la maggior parte della comunità di Campobello è fatta da onesti e laboriosi cittadini. Il nostro, senza ombra di dubbio, è un “no” netto a ogni forma di omertà. Invito chi è a conoscenza di fatti particolari utili alle indagini a collaborare con le istituzioni», ha concluso il vescovo.

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