Una imprenditrice di Canicattì (Ag), Rosa Parla, non dovrà versare al fisco una sanzione di circa un milione e mezzo di euro conseguente al mancato pagamento di cartelle esattoriali per attività edilizia svolta in Germania dalla sua ditta, che ha sede legale in città.
A deciderlo i giudici della Commissione Tributaria Provinciale, che hanno accolto il ricorso dei legali della donna, i quali hanno eccepito il “difetto di notifica” degli atti da parte della Serit con cui si chiedeva di regolarizzare la posizione fiscale per gli anni compresi tra il 1996 al 2009.
Gli avvocati hanno sostenuto che la loro cliente non ha mai ricevuto nulla e che, soprattutto, non può considerarsi equivalente a notifica la pubblicazione all’albo pretorio del Comune di residenza degli avvisi di richiesta di pagamento.
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