Dopo quasi 8 anni ritorna l’affascinante sfida tra Racalmuto e Campofranco calcisticamente parlando. Una partita da non perdere, allo stadio comunale di Grotte con inizio alle ore 14.30. E come sempre che vinca il migliore e soprattutto lo sport.
In evidenza
In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l’ Amministrazione comunale di Agrigento è stata impegnata nel convegno intitolato : “ E nella violenza dimentichiamo chi siamo”.
“Non mi riconosco più nelle posizioni di un’ amministrazione che non dialoga con nessuno, che non ascolta le sollecitazioni del Consiglio comunale e nemmeno della sua stessa maggioranza. Mi riservo di investire di tale problema il Nuovo centrodestra”.
Pertanto, le nostre trasmissioni, al momento sono sospese e riprenderanno alle ore 15.30. Naturalmente dell’inconveniente non dipendente da noi ci scusiamo con i nostri telespettatori. Vi aspettiamo numerosi come sempre nel pomeriggio per le nuove edizioni dei nostri Tg e per il resto della programmazione.
M.I, 35 anni, perito informatico, originario di Lercara Friddi, nella mattinata di ieri, è stato travolto da un treno che passava a tutta velocità nella stazione di Colle Mattia, Roma.
Dopo l’esonero del mister Nicola Terranova a seguito della sconfitta subita sul campo della Pro Favara, la società Mazara calcio a.s.d. comunica di avere raggiunto l’accordo con l’allenatore Tommaso Napoli che già da ieri ha iniziato l’avventura sulla panchina gialloblù.
Saranno interrogati oggi pomeriggio dal gip del Tribunale di Agrigento gli arrestati dalla Mobile, Antonino Mangione, 35enne di Raffadali, Roberto Lampasona, 38enne di Santa Elisabetta, e Vincenzo Politanò, 64enne di Melicuccà (Reggio Calabria), fermati mentre viaggiavano su due vetture. Trovati con più di un chilo di cocaina. Sono accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.
A Sedriano, nella provincia di Milano, è stato arrestato Paolo Leone, 62 anni, di Agrigento, il quale ha appena scontato 8 anni di carcere per spaccio di droga, e appena fuori dal carcere ha teso un agguato al complice che, secondo Leone, lo avrebbe incastrato accusandolo e provocandone l’arresto.
Il sindaco, in assenza di una soluzione per i 17 extracomunitari, si dice pronto a condurli in prefettura ad Agrigento e protestare insieme a loro.
Il sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, è pronto a dimettersi dopo la quarta intimidazione alla sua giunta. Ieri sera sette colpi di pistola sono stati sparati contro l’auto dell’assessore alla manutenzione, all’igiene e ai servizi cimiteriali, Giuseppe Giugno.
In manette esponenti dei clan Emmanuello e Rinzivillo. Decisiva la collaborazione di alcuni commercianti che hanno denunciato le estorsioni TUTTI I NOMI
A 26 anni dalla morte dello scrittore Leonardo Sciascia, la fondazione intitolata allo scrittore Racalmutese ha organizzato due giornate di studio – le cosiddette “Giornate Sciasciane” – nella propria sede.
Il primo cittadino per un malore all’ospedale Umberto I di Roma, ma tranquillizza tutti con un post
Il pensionato di 68 anni minaccia con l’arma bianca il commerciante e non contento tenta di distruggergli l’auto. Bloccato e denunciato
Un “albero dei giusti”, dedicato a don Pino Puglisi, il sacerdote palermitano trucidato dalla mafia il 15 settembre del 1993, verrà piantato il 3 dicembre, alle 12, nel giardino antistante l’area della necropoli paleocristiana nella valle dei Templi.
Gli arrestati sono: POLITANÒ Vincenzo, classe 1951, di Melicuccà (RC), MANGIONE Antonino, classe 1980, di Raffadali e LAMPASONA Roberto, classe 1977 di Santa Elisabetta, tutti ritenuti responsabili, in concorso tra loro.
Al Palamoncada arriva ancora un k.o., stavolta pesante, contro una squadra reduce da quattro sconfitte negli ultimi cinque turni.
Una pagina Facebook con minacce di morte per il sindaco di Siculiana, Leonardo Lauricella, è apparsa oggi pomeriggio su Facebook.
Sfortunati i ragazzi di Peppe Balsamo che, dopo aver trovato il vantaggio con Cozma al 56′ sono stati raggiunti da una sfortunata autorete di Marco Sciacca al 72′.
Dunque, trova conferma come viene scritto nel provvedimento di fermo, l’ipotesi ora certezza del possesso di armi ad opera del gruppo mafioso che si avvale per la custodia e manutenzione di persone di Burgio e Caltabellotta.
Qualcuno lo aspettava, aveva un appuntamento. E lui si è presentato ma non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi puntata contro, a pochi metri, un’arma da fuoco. E’ partito un colpo ed è stato preso in pieno petto. Ora lotta tra la vita e la morte l’alcamese Enrico Coraci, 34 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine.