Tragedia in Germania, muore una 21enne di Palma di Montechiaro. La ragazza è Giusy Trupia. La giovane palmese è rimasta coinvolta in un incidente stradale.
In evidenza
Autovettura fuori strada, all’innesto fra la statale 640 e la provinciale per Favara da un lato ed Aragona Caldare dall’altro. Un pensionato sessantanovenne, Michele Palumbo, di Casteltermini, ha perso la vita.
Demi Lovato si rilassa in piscina: un selfie a bordo vasca, pubblicato sul profilo Instagram, mette in evidenza la sua bellezza naturale e l’incredibile sensualità. Capelli bagnati davanti al viso, sexy efelidi accennate, make up free, Demi Lovato mostra tutta la bellezza della giovane età.
Adesso dalle indagini dei Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, sfociate nella maxi operazione antimafia “Montagna”, è emersa l’intercettazione relativa all’attentato incendiario.
A seguito del rigetto del ricorso da parte del Tar Lazio contro il provvedimento di revoca della protezione, l’imprenditore di Bivona, testimone di Giustizia e presidente della relativa associazione nazionale, ha scritto un messaggio-appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nel corso delle perquisizioni eseguite dal Comando provinciale dei Carabinieri di Agrigento nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Montagna”, è stata sequestrata anche una “montagna” di soldi, e, in particolare, 500mila euro in contanti.
Il processo comincerà il 9 marzo dinanzi ai giudici della Corte d’Assise
Dalle carte dell’inchiesta antim afia 2Montagna”, Cosa Nostra agrigentina conta la presenza di 7 mandamenti (Santa Margherita Belice, Santa Elisabetta, Cianciana, Agrigento, Burgio, Canicattì, Palma di Montechiaro) e di 41 famiglie.
“Questa indagine dimostra che la presenza di Cosa nostra continua a essere attuale e vitale. E in zone come quella dell’Agrigentino si connota per una rigidità estrema e per la chiusura delle strutture organizzative che cercano contatti con mandamenti di altre province e con personaggi calabresi per favorire traffici di droga”.
Ci sono gli esponenti del clan Fragapane (Raffaele e non solo) di Santa Elisabetta, famiglia storica della mafia agrigentina, un nugolo di favaresi (nomi e vecchi e nuovi), lo storico capomafia Salvatore Di Gangi ma anche boss di altre province siciliane tra gli arrestati di stamani in occasione del blitz “montagna”
Per quanto riguarda l’Agrigentino, l’operazione ha toccato: Favara, Licata, Grotte, Racalmuto, San Biagio Platani, Sciacca, Siculiana, Santa Elisabetta, Santo Stefano Quisquina, Cammarata, Cianciana, Casteltermini, San Giovanni Gemini, San Biagio Platani, Raffadali e Bivona.
Tra gli arrestati del maxi blitz “Montagna”, che ha portato in cella oltre 50 tra boss e gregari della mafia di Agrigento, c’è anche il sindaco di San Biagio Platani, Santino Sabella.
L’operazione ha di fatto disarticolato i mandamenti di Santa Elisabetta e Sciacca e sedici famiglie mafiose della provincia. Tra gli arrestati per concorso esterno in associazione mafiosa anche il sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, eletto alle ultime amministrative.
Un cross tradotto in tiro di Rizzo decide al 76′ il derby del Saalaci in favore del Licata contro il Kamarat. Un successo pesante per la formazione di Giovanni Campanella che mantiene la vetta in condominio con il Marsala.
Generosa prestazione dei biancazzurri, che ribaltano lo svantaggio iniziale con Salvemini e Parigi ma finiscono col cedere per 3-2 al Monopoli
Si interrompe l’imbattibilità della capolista Partinicaudace, sconfitta dalla Libertas Racalmuto , dopo 17 giornate frutto di 15 vittorie e 2 pareggi. E’ proprio la formazione di mister Lillo Capraro ad infliggere il primo dispiacere alla corazzata della Presidente Radicelli.
La ragazza era sull’auto insieme al suo fidanzato e alla sorella di sedici anni che sono rimasti feriti
Operazione Basito dei carabinieri: sgominata una organizzazione che aveva base in una stazione di servizio lungo la strada per Solarino
Festeggiato questa mattina il 148° anniversario della costituzione del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Agrigento e la concomitante festa del Santo Patrono delle Polizie Municipali d’Italia.
Nicola Diomede è stato veramente il prefetto di tutti. Un uomo delle istituzioni che ha sempre tenuto la porta aperta a tutti e per qualunque cosa. A Diomede, al suo lungo, indefesso, lavoro sta andando però anche il pensiero di altre porzioni delle istituzioni: dei rappresentanti delle forze dell’ordine. E qualcuno ha già ufficialmente detto di essere “onorato d’aver lavorato con lui, con un prefetto galantuomo”.
In esercizio la carreggiata tra San Cataldo e Caltanissetta, località Scaringi. Tra primo e secondo lotto in esercizio 45 chilometri sui 59 complessivi tra Agrigento e Caltanissetta