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Condannata dal Tar Girgenti acque. Dovrà pagare una penale di 300.000 euro

Il Tar ha condiviso le tesi dell’avvocato Rubino e ha respinto la richiesta di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato da Girgenti Acque, che pagherà le spese giudiziali, e che pagherà anche la multa di 300mila euro a meno che non ricorra in Appello al Consiglio di giustizia amministrativa.

Niente relazione sui parametri in materia di inquinamento: la società Girgenti Acque, il colosso imprenditoriale che gestisce il servizio idrico in gran parte della provincia di Agrigento, è stata condannata a pagare una penale di 300 mila euro. In seguito alla comunicazione dei dati mensili sulla gestione del servizio idrico integrato, relativamente ai rapporti di prova delle analisi delle acque reflue, il Consorzio d’ ambito aveva riscontrato il superamento dei parametri oltre i limiti previsti. Di conseguenza era stato chiesto a Girgenti Acque di inviare delle «adeguate relazioni tecniche».

In particolare il consorzio ha richiesto di relazionare «in ordine al controllo degli scarichi inquinanti in fognatura», ritenendo che tale attività rientrasse tra gli obblighi contrattuali del disciplinare tecnico allegato alla convenzione che disciplinava la gestione del servizio. In assenza di un positivo riscontro, il Consorzio d’ ambito reiterava la richiesta di relazione, diffidando Girgenti Acque a provvedere e assegnando un termine di 15 giorni, con avviso di applicazioni delle penali «previste dalla convenzione nell’ ipotesi di perdurante inadempienza».

 

Il TAR Sicilia Palermo, Sezione Prima, Presidente il Dr. Calogero Ferlisi, Relatore la dr.ssa Caterina Criscenti, , condividendo le tesi dell’Avvocato Rubino, ha respinto la richiesta cautelare di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, condannando la società ricorrente anche al pagamento delle spese giudiziali afferenti la fase cautelare.

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