L’Italia è stata blindata. Coronavirus, Giuseppe Conte: «Chiusura di tutte le attività commerciali ad esclusione di farmacie e alimentari. Gli altri Paesi ci stanno guardando, perché stiamo reagendo con maggior forza al virus. Al primo posto c’è la salute degli italiani. Restano garantiti i trasporti», annuncia il premier, dicendo poi che «Domenico Arcuri sarà il nuovo commissario delegato, con ampi poteri di deroga». «Nominerò un commissario che avrà ampi poteri di deroga e lavorerà per rafforzare la distribuzione» di strumenti sanitari. «Potrà impiantare nuovi stabilimenti», annuncia Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.
Giuseppe Conte poi annuncia: «È garantito il funzionamento dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi».
Nuova stretta nel contrasto al coronavirus. Il premier, Giuseppe Conte,
parla in diretta Facebook in un discorso dai tratti anche drammatici.
“Grazie agli italiani che compiono sacrifici. Stiamo dando prova di
essere una grande nazione”, comincia. Poi elenca le nuove misure: “Al
primo posto c’è la salute degli italiani”, è la premessa. Quindi spiega:
“Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima
necessità, come farmacie e alimentari. Resta consentita la consegna a
domicilio”. Sono sospese dunque le attività di bar, pub, ristoranti (per
tutto il giorno e non solo dopo le 18). Mentre saranno aperte edicole e
tabacchi.
Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”. Chiusi
invece i reparti aziendali non indispensabili per la produzione. Si i E
poi – spiega il premier – “saranno garantiti i trasporti, le attività
agricole, i servizi bancari, assicurativi e postali”. Conte annuncia
anche la nomina di un commissario per le terapie intensive con “ampi
poteri”: Domenico Arcuri. E chiude: “Restiamo distanti oggi per
abbracciarci domani”.
Soddisfatte le opposizioni, a partire da Salvini e Meloni.
Duemila malati in un giorno. Sono duemila i malati in un giorno e il governo vara una nuova stretta, con la Lombardia che per giorni ha continuato a chiedere un serrata. Duemila malati in più in un solo giorno, ma inclusi i 600 che la Lombardia non aveva comunicato martedì per un ritardo nei risultati dei test. La curva di crescita del coronavirus non si arresta ancora e ora cominciano a chiudere anche i simboli del paese: si fermano gli stabilimenti della Fca a Melfi, Cassino e Pomigliano; si ferma la moda, con le griffe di Milano che hanno anticipato le nuove misure: quelle di un Dpcm, dopo le richieste del governatore della Lombardia Attilio Fontana, per «chiudere tutto», servizi essenziali esclusi. Un provvedimento, come ha sollecitato parte della maggioranza di governo, ora esteso a tutta Italia.
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