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FAVARA – Omicidio cardiologo Alaimo, chiesti 24 anni di carcere per Adriano Vetro

La Corte di Assise ha rinviato al prossimo 12 settembre per l’inizio delle arringhe degli avvocati Sergio Baldacchino e Santo Lucia, difensore dell’imputato.

Il sostituto procuratore della Repubblica, Elenia Manno, ha avanzato la richiesta di condanna a 24 anni di reclusione nei confronti di Adriano Vetro, il favarese che il 29 novembre del 2022 ha ucciso con un colpo di pistola il cardiologo Gaetano Alaimo all’interno dell’ambulatorio di via Bassanesi. Il pm, a margine della requisitoria, ha escluso l’aggravante della premeditazione.

L’udienza, in corso davanti la Corte di Assise di Agrigento presieduta dal giudice Giuseppe Miceli, ha visto discutere anche l’avvocato Vincenzo Caponnetto che rappresenta l’Ordine dei Medici. Acquisita anche una relazione del dott. Leonardo Giordano, consulente del collegio difensivo composto dall’Avv. Sergio Baldacchino e Santo Lucia, in risposta alle conclusioni della perizia collegiale disposta dalla Corte D’assise che ha dichiarato il sig. Vetro Adriano capace di intendere e di volere al momento dei fatti. La Corte di Assise ha rinviato al prossimo 12 settembre per l’inizio delle arringhe degli avvocati Sergio Baldacchino e Santo Lucia, difensore dell’imputato. I familiari dell’imputato, costituitisi parte civile, sono rappresentati dall’avvocato Giuseppe Barba.

Vetro è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi e per questo motivo non ha potuto neanche beneficiare del rito abbreviato. Il delitto del cardiologo è avvenuto all’interno della clinica nel centro di Favara. Adriano Vetro quel pomeriggio si è presentato senza appuntamento in ambulatorio, non ancora aperto al pubblico, e ha esploso un solo colpo, letale, di pistola calibro 7.65. Alla base del fatto di sangue, che ha sconvolto l’intera comunità di Favara, il mancato rilascio di un certificato medico indispensabile per ottenere il rinnovo della patente di guida.

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