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Il Tar respinge il ricorso degli ambientalisti: la caccia non sarà sospesa

Il Tar ha respinto la richiesta delle associazioni ambientaliste che denunciavano l'apertura anticipata del calendario di caccia.

Il Tar ha respinto la richiesta delle associazioni ambientaliste che denunciavano l’apertura anticipata del calendario di caccia. Per i giudici amministrativi ”non sussistono i presupposti di estrema gravità ed urgenza per la concessione delle misure cautelari, per cui la stagione continua regolarmente almeno fino al 25 settembre”.

Le Associazioni ambientaliste Legambiente Sicilia, Associazione Italiana Per Il World Fund For Nature (Wwf Italia) Onlus e LIPU, l’Ente nazionale protezione animali (enpa) onlus, la LNDC Animal protection, Lega per l’Abolizione della Caccia, lamentando un asserito stato di emergenza e di crisi meteoclimatica, ambientale ed ecologica della Regione Siciliana hanno proposto un ricorso avanti al TAR-Palermo, per ottenere l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione del Decreto dell’assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea che regolamenta l’esercizio del prelievo venatorio per la corrente stagione 2024-2025. 

Avverso tale ricorso e al fine di intervenire in giudizio, si sono costituite le Associazioni: Unione Associazioni Venatorie Siciliane – UN.A.VE.S, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, LCS – Liberi Cacciatori Siciliani, l’A.N.CA. – Associazione Nazionale Cacciatori, l’Associazione Italcaccia Sicilia, Comitato Regionale Anuumigratoristi Sicilia, con il patrocinio dell’Avv. to Alfio Barbagallo, la Federazione Italiana della Caccia- Consiglio Regionale Sicilia e la Regione Sicilia- Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, difesa dall’Avvocatura dello Stato, che hanno eccepito l’infondatezza delle argomentazioni sostenute dalle associazioni ricorrenti, nonché la mancanza dei presupposti per l’adozione di una misura cautelare.

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