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LAMPEDUSA – Crocetta tra i defunti :”Il Frontex non è servito a nulla”

Il presidente della regione siciliana, Rosario Crocetta, è a Lampedusa nel giorno della ricorrenza dei morti per deporre un fiore sulle tombe dei migranti morti in mare e sepolti nell’isola, in tombe senza nome. Domani sarà un mese dal tragico naufragio vicino alle coste dell’isola in cui morirono centinaia di profughi, tra cui donne e bimbi. 

“Insieme al sindaco Giusi Nicolini – dice Crocetta – vado a pregare su quelle tombe alla vigilia del trigesimo di quel tre ottobre, quando è accaduta una delle più grandi tragedie della storia dell’immigrazione mondiale”.

“Per onorare quei morti – spiega il governatore – ma anche per ribadire che occorre modificare le politiche di immigrazione, che Frontex è fallito, che la politica dei respingimenti non è servita. Bisogna attuare una nuova strategia che non ci consegni più morti e che faccia condividere sul piano europeo la politica di accoglienza superando l’accordo di Dublino”.

“Ricordare chi non è ricordato, perché forse non ha nessuno; ma ricordare anche il valore e il diritto alla vita” aggiunge il presidente durante la sua visita al cimitero, nell’angolo ai “morti senza nome”, quei migranti che hanno perso la vita durante la traversata nel Canale di Sicilia e di cui non si conosce l’identità.

Crocetta ha portato fiori su quelle tombe; con lui ci sono il sindaco dell’isola Giusi Nicolini, l’assessore al Turismo Michela Stancheris e il procuratore di Gela Lucia Lotti.

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