Antonella Zammito, l’insegnante di Aragona, continua a lottare per far valere i suoi diritti e quelli del figlio malato, affetto da una rara patologia neurodegenerativa. Dal 2004 è “costretta” a lavorare a Catania, dove deve recarsi quotidianamente, pur avendo la necessità di un trasferimento per accudire Andrea, il figlio 19enne, e deve tutti i giorni fare andata e ritorno dal capoluogo etneo dove le hanno assegnato una cattedra.
Al momento non è stato possibile assegnare una sede lavorativa più vicina alle esigenze dell’insegnante. Si spera che le norme possano cambiare, o forse sarebbe meglio dire, vengano cambiate, e consentire a questa mamma coraggiosa di poter essere più vicina al figlio.
Nel frattempo continua la petizione online” Non possiamo lasciarli soli”, diretta alle ministre Valeria Fedeli e Marianna Madia che ha già ottenuto oltre 13mila firme.
se ti piace l'articolo condividi
More Stories
RAFFADALI – Controlli dei Carabinieri negli esercizi pubblici. Sanzioni per 8.000 euro
Perseguita e stalkerizza la compagna dell’amante: condannata a 1 anno e 2 mesi
VILLASETA – Ladri prendono di mira cooperativa sociale