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Mafia e voto di scambio, 10 arresti nel trapanese. In manette ex senatore Papania

Documentata l'esistenza di un connubio affaristico-mafioso in grado di condizionare, anche dietro corrispettivo in denaro, il consenso elettorale

Terremoto giudiziario in provincia di Trapani. Dieci arresti per associazione a delinquere di stampo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e spaccio di stupefacenti aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, nonché traffico di influenze, violazione di segreto d’ufficio e porto e detenzione illegale di armi. L’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo è stata eseguita dalla polizia di Stato. Documentata l’esistenza di un connubio affaristico-mafioso in grado di condizionare, anche dietro corrispettivo in denaro, il consenso elettorale, facendo emergere la capacità dell’organizzazione di indirizzare il voto locale in favore del candidato alcamese, coordinatore provinciale del movimento politico “Via”, Angelo Rocca, “cristallizzando dice chi indaga – chiari indizi di colpevolezza nei confronti di un ex senatore alcamese, ispiratore del movimento e promotore di una richiesta di voti alla famiglia mafiosa, dietro un compenso in denaro pari a circa 3 mila euro, in occasione delle elezioni regionali siciliane del settembre 2022”. Si tratta dell’ex parlamentare del Pd Nino Papania, fondatore del movimento Via e accusato di voto di scambio politico-mafioso. Avrebbe pagato la somma per far votare un suo candidato all’Ars.Il provvedimento cautelare fa riferimento agli esiti dell’inchiesta avviata nel maggio del 2021 dalla Squadra mobile di Trapani e condotta unitamente a personale della Squadra mobile di Palermo, della locale Sisco e del Servizio Centrale Operativo. Documentati gli assetti e il rinnovato dinamismo criminale delle “famiglie” mafiose di Alcamo e Calatafimi, in seguito all’arresto dei numerosi esponenti storicamente al vertice delle stesse. In particolare, nel tentativo di colmare il vuoto progressivamente creatosi, la famiglia mafiosa alcamese avrebbero individuato il nuovo vertice in un pregiudicato locale, che avrebbe esercitato la reggenza valendosi di numerosi sodali. 

I nomi degli arrestati

Oltre a Antonino Papania, 75 anni, e Pasquale Perricone, 69 anni, tra gli arrestati ci sono: Gregorio Savio Ascari, 54 anni, Giorgio Benenati, 55 anni, Francesco Coppola, 64 anni, Giosuè Di Gregorio, 54 anni, Salvatore Li Bassi 66 anni, Antonino Minio, 53 anni, Giuseppe Pipitone, 61 anni, Giuseppe Schiacchitano, 49 anni.

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