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Naufragio Bayesian, il procuratore Cartosio: “Aperto un fascicolo contro ignoti”

"La Procura di Termini Imerese ha iscritto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo ma siamo solo in una fase iniziale.

“La Procura di Termini Imerese ha iscritto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo ma siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo”. Così il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, nel corso della conferenza stampa sul naufragio del Bayesian. 

Cinque delle sette vittime del naufragio del Bayesian “si sono rifugiati nelle cabine a sinistra del veliero, alla ricerca di bolle d’aria. I primi 5 corpi sono stati trovati nella prima cabina sul lato sinistro e l’ultimo corpo nella terza cabine sempre sul lato sinistro”, ha detto il Procuratore. “La tutela del segreto investigativo ci induce a essere riservati: su alcune cose non possiamo fare alcuna comunicazione, perché ciò ostacolerebbe le indagini”.

Non c’era un’allerta burrasca e la tromba d’aria è arrivata a tradimento.«Si è trattato di un evento repentino e improvviso», ha detto il pm di Termini Imerese Raffaele Cammarano. «Le due imbarcazioni – ha detto Raffaele Macauda, comandante della Capitaneria di porto di Palermo, con riferimento anche all’imbarcazione olandese che poi ha prestato i primi soccorsi e dalla scialuppa ha tirato in salvo i superstiti – potevano stare in rada in quella zona. Del resto per quella sera non c’era un’allerta di burrasca». Il veliero «è stato investito da un downburst», secondo quanto affermato dal magistrato. Si tratta di un fenomeno meteorologico con forti raffiche di vento orizzontali in uscita dal temporale che possono raggiungere velocità anche superiori ai 100 km orari.«In plancia – ha assicurato il sostituto procuratore Cammarano – c’era un uomo dell’equipaggio, quando è avvenuto il nubifragio. L’attività di indagine è tesa proprio a capire cosa sia successo».

“In questi giorni mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande rivolte dai giornalisti, ma l’ho fatto semplicemente perché è giusto che si sappia che in Italia non è consentito fare diversamente, perché il decreto 106 del 2006 vieta al procuratore della Repubblica di fare dichiarazioni se non in occasioni particolari. Si possono utilizzare solo il comunicato stampa e la conferenza stampa.

La legge crea ostacoli notevoli all’attività della libera informazione, ma credo che tutti i cittadini, anche i magistrati, sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono, ecco perché non ho potuto dire nulla. Spero ci sia comprensione”. Lo ha detto il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio iniziando la conferenza stampa sul naufragio del Bayesian.

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