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RACALMUTO – Chiarezza del consigliere comunale Giuseppe Guagliano sull’Imu

Vorrei dare un piccolo contributo di chiarezza sulla questione IMU agricola che il Consiglio nell’ultima seduta ha determinato nella misura massima del 10,60 x mille.

Va detto in premessa che l’IMU era ed è prevista in tutti quei territori comunali non ricadenti in zone svantaggiate.

In seguito alla modifica dei parametri, anche il nostro territorio è stato assoggettato a tale tassa.

Il Governo Nazionale a partire dal 2014, secondo ragionamenti e modalità che a tuttora non risultano del tutto chiari, ha trattenuto dai trasferimenti in favore dei comuni, previsti dal FONDO NAZIONALE DI SOLIDARIETA’ delle somme variabili. Per quanto ci riguarda 245.000 € (2014) e di 305.000 € (2015), dando indicazione di recuperare tali minori trasferimenti, appunto, con l’applicazione dell’IMU AGRICOLA nella misura standard di 7,60 x mille per il 2014 con possibilità di aumento e diminuzione di 3 punti per il 2015 a partire da quella di base.

Per tanto l’applicazione dell’IMU oltre che un obbligo di legge è funzionale al riequilibrio del bilancio per gli importi prima citati.

Per il 2014 il Comune ha incassato circa 100.000 € e niente fa supporre che per il 2015 ne possa incassare di più, anche applicando l’aliquota del 10,60 x mille. Quindi, in attesa di intraprendere eventuali azioni legali di recupero, l’Ente deve compensare il minore introito con altre entrate ( improbabili ) o con riduzioni di spesa che si spera non siano le solita riduzioni di servizi per i cittadini.

Sarebbe, finalmente auspicabile, l’inizio di una politica seria di tagli agli sprechi ( vedi costo abnorme della bolletta dell’energia elettrica) e di riorganizzazione funzionale della macchina amministrativa che potrebbe consentire il recupero di ingenti risorse finanziarie.

Tornando alla questione IMU già nella scorsa seduta Consiliare avevo proposto la riduzione dell’aliquota al 4,60 x mille ritenendola tecnicamente possibile oltre che un atto di giustizia fiscale per i cittadini nonché politicamente opportuno.

Se non che il Presidente dei revisori dei conti, presente alla seduta, in concordia con la Giunta e gli uffici finanziari, ribadì la necessità e l’obbligo di elevare al massimo la tassa mettendo il Consiglio in guardia per possibili ripercussioni erariali.

Il gruppo consiliare di maggioranza, pur votando secondo queste indicazioni, si riservò la possibilità di approfondire la questione, ed eventualmente intervenire diminuendo l’aliquota con apposita seduta Consiliare. Dalle verifiche, in effetti, è emersa la possibilità di abbassare l’incidenza dell’IMU agricola per tanto il Presidente su indicazione di Consiglieri di Maggioranza ha convocato, per Giovedì prossimo, una seduta straordinaria dell’Assise per procedere alla rideterminazione in diminuzione della tassa.

Ancora una volta il Consiglio ha dimostrato notevole capacità di ragionamento e senso di responsabilità.

Ancora una volta ha dimostrato di saper agire nell’interesse preminente della cittadinanza, senza cedere a lusinghe, e tiri di giacca provenienti da più parti.

Un segnale positivo di un Organo Istituzionale che vuole diventare punto di riferimento riconoscibile, in un contesto di imperante confusione e incertezza.

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