RACALMUTO – Presunto blocco cartellone estivo Fondazione, intervento Sindaco Bongiorno

Leggo con sorpresa e dispiacere una dichiarazione del dipendente della Fondazione “Leonardo Sciascia”, Vito Catalano, nipote dello scrittore, sul presunto blocco delle manifestazioni estive da parte del sottoscritto. Inizia cosi la sua nota il Sindaco di Racalmuto, Lillo Bongiorno, che è anche di diritto il Presidente della Fondazione Sciascia sulla vicenda del presunto blocco del cartellone estivo.

Il cartellone della Fondazione è stato approvato dal consiglio di amministrazione, convocato da un componente della famiglia Sciascia, il 3 giugno scorso (appena 5 giorni prima delle elezioni comunali), in assenza della parte pubblica, sindaco ed assessore ai Beni Culturali, componenti di diritto del Cda, ed in assenza del direttore letterario.

Appena insediatomi come sindaco di Racalmuto, anche nella qualità di presidente della Fondazione, ho ritenuto opportuno discutere e riapprovare il programma, visto che l’amministrazione comunale era stata assente dal processo decisionale, in un clima che auspicavo di confronto. A tal fine ho convocato tre volte il C.d.A, ma è andato sempre deserto per l’assenza dei rappresentanti della famiglia Sciascia. Riconvocherò, ancora una volta, il C.d.A. della Fondazione per la riapprovazione del programma e se vi è la volontà di realizzare il cartellone estivo, basta assicurare la validità della seduta.

Ho sempre parlato di regole e di rispetto, bisognerà ribadire che non vi possono essere iniziative da parte pubblica della Fondazione che negli ultimi anni si è molto impegnata per ottenere conferme i finanziamenti per assicurare le attività e il regolare funzionamento della struttura, compreso il pagamento degli stipendi al personale. Altro che inadempienze.

L’unico interesse del Comune di Racalmuto è l’ulteriore promozione dello studio delle opere e del pensiero di Leonardo Sciascia, attraverso l’organizzazione di eventi di respiro nazionale ed internazionale. E penso che tutto questo – in un clima di reciproca fiducia – debba essere anche l’obiettivo della famiglia del grande scrittore. Nessuno, comunque, può pensare di trasformare il Comune di Racalmuto in uno spettatore inerte e senza idee rispetto alla vita della Fondazione.