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SANTO STEFANO DI QUISQUINA – Incidente stradale, muore un noto fisico

A perdere la vita Massimo Ugo Palma, originario di Santo Stefano di Quisquina e residente a Palermo. L'uomo ha perso la vita in uno scontro tra tre vetture

Ennesimo incidente mortale all’alba di ieri sulla strada statale 121 Palermo-Agrigento all’altezza dello svincolo per Bolognetta.

A perdere la vita Massimo Ugo Palma, noto fisico ottantacinquenne originario di Santo Stefano di Quisquina e residente a Palermo in via Giusti al civico 24. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Misilmeri e si sono trovati davanti il solito ammasso di lamiere contorte con diversi feriti all’interno delle auto. Stavolta lo scontro è stato a tre.

L’auto di Massimo Ugo Palma, una Toyota Rav 4, che procedeva in direzione di Palermo, per cause da accertare, ha improvvisamente invaso la corsia opposta schiantandosi contro due vetture: una Volkswagen Passat e una Golf.

Un impatto quasi frontale, tanto che le due auto non sono riuscite a scansare la Toyota che improvvisamente è finita sulla corsia in direzione Agrigento. A bordo della Passat c’era una famiglia di Baucina. Padre, madre e un ragazzo. La Golf era guidata da un giovane di Marineo.

Palma, infatti, inizialmente sembrava non essere in pericolo di vita. Il decesso si è avuto solo nelle ore successive, quando, intorno alle 8, sotto osservazione dei medici dell’Ospedale Civico, le sue condizioni sarebbero precipitate all’improvviso, probabilmente a causa di una emorragia interna. Per i soccorritori non c’è stato più nulla da fare.

Palma era un noto professore universitario di fisica generale. È stato direttore dell’Istituto di Fisica per numerosi anni e fondatore dell’Istituto per le applicazioni interdisciplinari della fisica (IAIF) del CNR, di cui è stato direttore per oltre un decennio. Negli anni scorsi il ministro dell’Università e della Ricerca Letizia Moratti gli aveva conferito il titolo di professore emerito. La proposta, avanzata dal rettore Giuseppe Silvestri è stata prontamente accolta dal ministro.

Palma aveva operato con continuità ed impegno nell’Ateneo di Palermo sin dagli anni Cinquanta, ha svolto un ruolo determinante nella rifondazione delle ricerche in struttura della materia in Italia, riportando l’allora Istituto di Fisica di Via Archirafi nel circuito internazionale della ricerca ad alto livello.

La vittima ha portato preziosi contributi anche allo sviluppo delle conoscenze in Fisica dei solidi, dei liquidi, delle basse temperature e della biofisica.

 

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