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Sparatoria mortale del Villaggio Mosè, la Procura : “È omicidio per errore”

La Procura della Repubblica di Agrigento ha fatto notificare l’avviso di conclusione della indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Roberto Di Falco, il 38enne di Palma di Montechiaro, rimasto ucciso lo scorso 28 febbraio a conclusione di una sparatoria avvenuta nel piazzale di una rivendita di auto al Villaggio Mose’. Sotto accusa Angelo Di Falco, 39 anni, fratello della vittima, Calogero Zarbo, 41 anni e Domenico Avanzato, 37 anni, tutti di Palma. Secondo il pubblico ministero Gaspare Bentivegna fu la conseguenza di un “omicidio per errore”.La ricostruzione dell’episodio e’ particolarmente complessa ma Procura, Gip e Tribunale del Riesame sono d’accordo su un punto centrale: Roberto Di Falco e’ stato ucciso dopo che il commerciante di auto, che lo avrebbe truffato facendo degli acquisti con degli assegni scoperti, aveva reagito a un brutale pestaggio da parte dello stesso Di Falco, del fratello e di due amici che sarebbero partiti da Palma col propositi malsani.Secondo la Procura ma anche per il gip Giuseppe Miceli, che ha firmato l’ordinanza cautelare, si sarebbe trattato di “omicidio per errore”. Il Tribunale del Riesame, pero’, ha riqualificato il reato diversamente sul piano giuridico.

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