Affossato il ddl ‘salva-imprese’ col mutuo da 1 miliardo di euro. L’Ars ha accolto la richiesta del capogruppo della Lista Musumeci-Forza Italia, Santi Formica, del ritorno in commissione Bilancio del disegno di legge
Ars
Saranno discusse domani, in commissione Ambiente e territorio all’Assemblea regionale, le due risoluzioni a firma del deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo.
L’Ars ha approvato la soppressione dei nove enti intermedi siciliani che saranno sostituiti da altrettanti liberi consorzi. Il governatore: “Cambiamento storico”. Sì alle tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Esultano i 5 stelle: “Questa è democrazia diretta”. Musumeci: “Condanna i piccoli Comuni al collasso finanziario”
Gli artigiani e la Confcommercio pronti a scendere in piazza contro la manovra: «Non ci sono investimenti per lo sviluppo. Per garantire gli stipendi a 30 mila lavoratori tagli ai consorzi di bonifica, agli enti, ai parchi, ai teatri, ai medici delle scuole di specializzazione
L’Ars vara gli ultimi articoli, una formalità il voto finale: solo a ottobre si decideranno le sorti del personale. Cinque Stelle e Nuovo Centro Destra votano con la maggioranza.
Approvata la norma contenuta nel disegno di legge di riforma delle Province. Decisivo l’accordo raggiunto dal governo e dalla maggioranza con M5s e Ncd. Crocetta: “Un risultato politico importante”
Una nota del Quirinale per smentire che Napolitano si sia complimentato con Crocetta.
“Non risponde assolutamente al vero che lo stipendio di un assistente parlamentare all’assemblea regionale siciliana sia di 14 mila euro lordi al mese.
Era atteso per ieri l’ok alla manovra che assegna 300 milioni agli enti che devono pagare gli stipendi. Ma passerà ancora qualche giorno. Si punta a intensificare il dialogo col commissario dello Stato. Sul tappeto restano i tagli a teatri, Eas, Esa, forestali e consorzi di bonifica
Governo battuto all’Ars con voto segreto su un proprio emendamento di riscrittura dell’articolo 4 del ddl sulle Province. Salta dunque l’intero impianto che disciplinava la composizione delle Assemblee dei Liberi consorzi
Passa con voto segreto un emendamento che alza da 150 mila a 180 mila abitanti la soglia per l’istituzione di nuovi Liberi consorzi. Il governo Crocetta era contrario
“Alle 19,51, quando è terminata la seduta all’Ars e stavo per uscire, nel raccogliere le mie cose dal banco parlamentare mi sono accorto che mi era stato rubato il telefonino”: inizia così la denuncia alla Polizia fatta stamani da Totò Lentini, deputato di Articolo 4.
Prima di raggiungere Palazzo dei Normanni, il governo ha predisposto il rinnovo degli incarichi ai commissari delle Province, scaduto il 15 febbraio scorso. Ma l’opposizione insorge.
«Con meno di quattro cambi non ce ne usciamo»: al termine di una giornata trascorsa fra i microfoni di «Un giorno da pecora» e gli incontri per risolvere l’emergenza finanziaria, Rosario Crocetta rompe gli indugi sul rimpasto. «Dopo le Province, entro fine febbraio, chiudiamo questo capitolo» anticipa il presidente.
«Ben vengano inchieste come questa. Perchè è evidente che la politica non sa autoregolarsi. Servono leggi. Io ho spiegato tutto ai pm». Lo ha detto Giulia Adamo, ex capogruppo Udc all’Ars, che nei giorni scorsi è stata interrogata dai pm che indagano sulle spese dei gruppi all’Ars.
Il dibattito all’ Assemblea regionale sul Disegno di legge di riforma delle Province. A Sala d’Ercole è intervenuto il deputato del Nuovo centrodestra, Enzo Fontana
41 dei 90 figli d’Ercole chiedono di avere liquidato il Tfr di 15 mesi, corrispondente a questa prima fase della 16esima legislatura.
Cambio alla guida del gruppo parlamentare dei Cinquestelle all’Ars: Francesco Cappello subentra a Giancarlo Cancelleri.
Il Movimento 5 Stelle convoca davanti alla commissione regionale Ambiente i commissari al Comune di Racalmuto. L’audizione il 12 febbraio. Parteciperà l’assessore Nicolò Marino. Il deputato Matteo Mangiacavallo: “La cittadinanza non può sopportare le spese di cattive amministrazioni.
Arriva l’ok in commissione Affari istituzionali con 10 voti a favore e 4 contrari. Polemico Musumeci: “Altro che riforma, si torna indietro di cinquant’anni. Espropriato il diritto al voto a quattro milioni di siciliani”
Il via libera nella notte, poche ore dopo lo scandalo giudiziario.