Nell’ ambito dell’ esame di bilancio e legge di stabilità, l’ Assemblea regionale ha approvato la norma sui Forestali. I deputati regionali del Partito Democratico, Mariella Maggio e Giovanni Panepinto, esprimono soddisfazione per la riscrittura da parte del Governo regionale del testo.
Ars
L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il bilancio a legislazione vigente. Il voto finale è stato sospeso in attesa dell’esame della legge di stabilità, sulla quale non c’è ancora un accordo governo, maggioranza e opposizione.
“Se togliamo la misura sui forestali salta la finanziaria, salta il bilancio e saltano i precari degli enti locali che non saranno stabilizzati”.
Budget ridotti: alcuni deputati siciliani per non perdere i contributi hanno assunto i collaboratori a 5 euro all’ora inquadrandoli come lavoratori domestici. Crocetta: “Cattivo gusto”. Il sindacato: “Contratti illegittimi”
Passa in Commissione Bilancio dell’Ars l’emendamento a firma dei deputati agrigentini Di Mauro – Firetto, con il supporto e l’appoggio dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, con il quale vengono stanziati 650 milioni di euro a favore del centro storico di Agrigento.
“La mia assenza sabato all’Ars in occasione del voto d’aula è legata semplicemente a motivi personali”.
Ars: per un solo voto passa l’emendamento che sopprime il disegno di legge sulla proroga dei commissari. Gli avversari del presidente si scatenano: “Maggioranza liquefatta”. Lui non si scompone: “Ci sono stati dei franchi tiratori, ma almeno è stata fatta chiarezza”
Via libera della commissione Finanze al documento economico. Soddisfatto l’assessore Bianchi: “E’ una manovra da 25 miliardi di euro, introdotte misure di razionalizzazione delle spese dal 2 al 3%”
All’Ars passa il Dpef ma è bagarre. Urla in aula dopo la conta di favorevoli e contrari: vincono i sì per un voto e l’opposizione prima se la prende con il vice presidente Venturino, poi abbandona la sala
Corsa contro il tempo per il via libera alla manovra regionale.
Ultima fra le regioni italiane, l’Ars ha approvato il taglio degli stipendi dei deputati. La norma prevede che un onorevole non possa guadagnare più di 11.100 euro lordi al mese (circa 8.300 netti) mentre oggi ogni parlamentare incassa 11.780 euro netti a cui aggiunge bonus che in vari casi possono arrivare fino a oltre 4 mila euro mensili.
Al settore 15 milioni di euro di fondi comunitari. Il disegno di legge è passato con 35 voti a favore e 24 contrari. Il promotore Lino Leanza: “Gli effetti immediati saranno occupazione e sviluppo”. Soddisfazione bipartisan: “Un passo importante a sostegno di un settore strategico per il pluralismo democratico”. Contrario il M5s: “Questa legge premia i censori”
Il ddl verrà discusso martedì prossimo per l’approvazione finale.
Si attende oggi la decisione definitiva del commissario di stato relativamente alle variazioni di bilancio approvate dall’ars la scorsa settimana comprendenti anche le somme previste per il ddl editoria.
Seduta fiume della commissione Bilancio: il testo è passato a maggioranza, il ddl adesso è pronto per l’aula. A favore anche i cinquestelle. Cancelleri: “Sarebbe stato da stupidi non votarla”. Assegnate risorse a Province, Comuni, servizio antincendio, istituti agricoli, leggi sull’editoria e bonifica dell’amianto
La decisione è stata adottata dopo il voto contrario alla mozione di sfiducia al presidente Crocetta, espresso ieri sera in Aula dal Currenti.
L’Assemblea regionale siciliana ha respinto la mozione di sfiducia dei Cinquestelle al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Contrari 46, favorevoli 31. Tredici i deputati assenti.
A Sala d’Ercole si vota la mozione dei grillini che contano su alcuni deputati della Lista Musumeci e Pdl. Nel suo intervento il governatore mostra la busta paga: “Non guadagno quanto Obama”.
Cracolici è stato eletto con 9 voti su 15, 6 le schede bianche.
Approda in aula la mozione di sfiducia al governatore Rosario Crocetta, presentata dai Cinquestelle. Il dibattito, come stabilito stamani in conferenza dei capigruppo, si terrà martedì prossimo.
Decreto del presidente Ardizzone: dovranno essere rese pubbliche la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi del coniuge, dei figli e dei parenti entro il secondo grado