Nominata dal Segretario Generale CGIL-AGRIGENTO, Alfonso Buscemi, la responsabile della
Camera del Lavoro “A.Saccaro” di Canicattì.
Canicatti’
I poliziotti del Commissariato di Canicattì, retto da Cesare Castelli(nella foto), hanno notificato tre ammonimenti emessi dal Questore, ovvero tre cartellini gialli, a carico di altrettante persone di Canicattì responsabili di condotte violente nei confronti delle mogli o conviventi.
A Canicattì, nell’arco di poche ore, sono state commesse due rapine.
Gli è stata imposta la misura cautelare del divieto di dimora nel territorio di Canicattì, in aggiunta ai precedenti divieti.
ll titolare del locale è stato, dunque, denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento per la mancanza della necessaria, indispensabile, licenza di polizia per organizzare eventi e spettacoli.
Nuova rapina ai danni del distributore di carburanti “DB”, lungo la strada statale 122 verso Caltanissetta, in territorio di Canicattì.
Chiuso nelle ore pomeridiane e serali, è questa la novità del centro trasfusionale del “Barone Lombardo”.
I poliziotti del Commissariato di Canicattì, diretto dal vice Questore, Cesare Castelli, a termine di apposita attività investigativa coordinata dalla Procura di Agrigento, hanno denunciato i presunti autori di un furto perpetrato lo scorso marzo all’interno di una tabaccheria nel centro cittadino di Canicattì.
La Procura della Repubblica di Agrigento, guidata dal procuratore capo Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta, sulla morte di una neonata durante il trasferimento in ambulanza dall’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, verso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
A renderlo noto il primo cittadino Ettore Di Ventura. Il soggetto in questione, che non presenta alcun sintomo riconducibile al coronavirus, si è immediatamente messo a disposizione delle autorità sanitarie per i protocolli di rito.
Le rivelazioni di due donne, finite sotto inchiesta, hanno permesso di sgominare un vasto traffico di droga tra Agrigento, Favara e Canicattì
Ieri, nel corso dei controlli della polizia per far rispettare le norme per il contenimento del Covid -19, sono stati effettuati controlli nei confronti di automobilisti
Simone Gennaro, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in quanto riconosciuto colpevole del reato di evasione.
I due, hanno aggredito a calci e pugni nonché con un arma impropria, è o ridotto in fin di vita un connazionale e ricoverato in prognosi riservata in una unità’ specializzata ospedaliera di Palermo.
Gli incendi notturni, purtroppo, tornano di mod in provincia di Agrigento tra Licata e Canicattì.
Il titolare di un bar del centro di Canicattì è stato arrestato in mattinata per detenzione e spaccio di stupefacente.
Un caso di tubercolosi miliare si sarebbe verificato , sabato scorso, nella struttura ospedaliera di Canicattì.
“Ecco cosa succede nella fase 2 a Canicatti. Questa mattina ho dovuto mandare i vigili urbani perché alcuni ragazzi avevano dato vita ad un assembramento”. Lo dichiara il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura
Il ventenne, tossicodipendente, di origine rumena, veniva trovato in possesso di una dose di crack e di eroina.
Oltre che di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sono state accusate di resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di D.F.G., 35 anni e G.S., 30 anni, entrambe di Canicattì e già note alle forze dell’ordine.
A causare il danneggiamento di 7 autovetture , cosparse di liquido infiammabile e date alle fiamme, è stato un uomo di 43 anni di Canicattì, già noto alle forze dell’ordine.