E’ stata una serata di follia a Canicattì, tutto inizia intorno alle ore 21.00 quando alcuni piromani, nel giro di pochi minuti, hanno dato fuoco a ben 7 auto provocando il panico tra i cittadini.
Canicatti’
Continuano i controlli della Polizia di Stato nell’ambito di programmati servizi di controllo del territorio, dando seguito al D.P.C.M.
Un 40enne originario di Riesi in provincia di Caltanissetta è stato trovato prova di vita all’interno della sua autovettura, una Fiat Punto, nei pressi del parcheggio esterno della stazione ferroviaria di Canicattì.
” Mi è giunta la conferma del sesto caso di positività al Covid19 nella nostra Città. Si tratta di un soggetto in ottime condizioni salute postosi immediatamente in isolamento dopo aver avuto la certezza di essere entrato in contatto con un soggetto risultato positivo.
Buone notizie dall’ospedale Barone Lombardo di Canicattì dove nel pomeriggio sono arrivati gli esiti di altri 47 tamponi effettuati sul personale sanitario del nosocomio guidato dal dottore Giuseppe Augello.
Dopo un’indagine “lampo” i poliziotti del Commissariato di Canicattì, hanno rintracciato uno dei due responsabili. Si tratta di un pluripregiudicato quarantenne del posto, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato.
Il personale del Commissariato P.S. di Canicattì, ha denunciato in stato di libertà un giovane, G.S. nato a Roma, ma residente in Canicattì, pluripregiudicato , con obbligo di dimora, colto in flagranza di reato nell’antico quartiere di Borgalino, nel tentativo di asportare un’autovettura.
Il risultato, fortunatamente, per tutti gli operatori è negativo: nessun contagio.
Salgono a quattro i casi di Coronavirus a Canicattì. E’ risultato positivo al virus un uomo rientrato in città da fuori che si trovava in quarantena così come disposto dall’ordinanza 7 della regione siciliana.
Salgono a 3 i casi di coronavirus a Canicattì. Si tratta di una dottoressa , posta già in quarantena, in servizio al reparto di medicina generake dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. Anche il Sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, non le manda a dire all’Asp di Agrigento.
Dopo le ultime affermazioni dell’onorevole Pullara sul Consorzio Tre
Sorgenti e la cessione delle reti idriche, il sindaco Ettore Di Ventura
risponde pubblicamente facendo chiarezza sui fatti.
Nel corso di diversi accertamenti, in una nota azienda locale, gli agenti hanno trovato un canicattinese di 44 anni, che era stato adibito impropriamente a vigilare i beni dell’azienda.
L’Ipab «Burgio Corsello» di Canicattì, chiusa da circa un anno, è stata scelta per diventare struttura di accoglienza dei soggetti sottoposti a quarantena obbligatoria perché risultati positivi al Covid-19.
L’invio dell’esercito per presidiare gli accessi alla citta’ e controllare le auto in entrata ed in uscita e’ stata chiesta al prefetto di Agrigento dal sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura.
Ventisei medici di due ospedali della provincia di Agrigento sono indagati dalla Procura per omicidio colposo
A Canicattì gli agenti della Polizia di Stato nel corso dei controlli hanno sanzionato il titolare di un bar del centro cittadino, che non curante delle disposizioni imposte dai dacreti dei Governi nazionale e regionale,
Il paziente si trova in isolamento domiciliare e sta bene”. Lo ha annunciato ai canicattinesi, attraverso i social, il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura.
La notizia è ufficiale, il covid 19 è arrivato a Canicattì . Si è oggi registrato il primo caso. Sembra trattarsi di una donna , il primo cittadino in un video dichiara che la paziente sta bene è in auto isolamento .
I poliziotti del Commissariato di Canicattì hanno denunciato un uomo e una donna.
Adesso i Carabinieri della Compagnia di Canicattì e gli Agenti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati dalla Pubblico Ministero, Elenia Manno, titolare dell’inchiesta, nel corso di una serie di perquisizioni hanno sequestrato più di 430mila euro nella disponibilità dei due Maira e custoditi dai loro familiari.
Il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, informa che stamani ha inviato una nota con la quale sollecita il Presidente della Regione, l’Assessore Regionale alla Salute e i vertici della Sanità Regionale e Provinciale ad attivare con urgenza il reparto di rianimazione