Bloccata una lettera spedita da Ignazio Ribisi, 59 anni di Palma di Montechiaro, più volte…
carcere
I poliziotti del Commissariato di Canicattì, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Corte d’Appello di Palermo, hanno arrestato Maurizio Li Calzi, 43 anni, che sconterà la condanna a 2 anni di reclusione
E oggi “Mattino 5” ha mandato in onda l’audio dell’intervista realizzata in carcere tramite l’avvocato della donna Francesco Villardita.
Era in carcere dal 2014 e sarebbe uscito il prossimo anno. Nei giorni scorsi il Giudice di Sorveglianza aveva respinto la richiesta di espulsione
A deciderlo è stato il Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria.
Burgio avrebbe violato in modo reiterato le prescrizioni cautelari che gli sono state imposte, frequentando, più volte, persone già condannate o sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza.
Il Gup di Ragusa Reale ha rigettato la richiesta presentata dal legale della donna. Inammissibile per mancata notifica ai legali delle parti offese. Villardita riproporrà la richiesta
L’avvocato Giuseppe Arnone è tornato al carcere Petrusa di Agrigento. Il gip ha accolto la richiesta di aggravamento, formalizzata martedì scorso dalla Procura, della misura a carico dell’ambientalista ed ex consigliere comunale arrestato il 12 novembre per estorsione a un’ avvocatessa.
L’istanza di revoca della custodia cautelare in carcere è stata rigettata dai giudici del tribunale del Riesame. L’imprenditore Giuseppe Burgio, il cosiddetto “re dei supermercati”, resta in carcere.
Riina junior è riuscito ad ottenere una visita al padre in carcere dopo 12 anni. Dopo il rigetto dei giudici alla richiesta di incontro con il genitore, sottoposto al regime del 41bis, aveva presentato appello, ed ha ottenuto il via libera del Tribunale di Sorveglianza. Totò Riina e il figlio non si incontrano da 12 anni.
Si é suicidato, impiccandosi in carcere, Carlo Gregoli, detenuto da marzo al Pagliarelli di Palermo con l’accusa di duplice omicidio. Venne arrestato insieme alla moglie.
Per il gip di Catania c’è pericolo di reiterazione del reato: il 53enne era ai domiciliari, avrebbe abusato di una migrante sedicenne in una scuola di Ragusa
La donna sentita a Catania sull’ultima versione che chiama in causa il suocero nell’omicidio del figlio Loris
Anna Patrizia Messina Denaro deve restare in custodia cautelare in carcere. Il suo rientro a casa consentirebbe al fratello Matteo Messina Denaro un collegamento con gli altri soggetti mafiosi operanti sul territorio; inoltre sfruttando il peso del suo cognome le sarebbe facile reiterare condotte estorsive.
A Milano, nel carcere di Opera, si è suicidato, impiccandosi in cella, Paolo Leone, 62 anni, di Agrigento, che lo scorso 24 novembre, a Sedriano, nella provincia di Milano, è stato arrestato perché, dopo avere scontato 8 anni di carcere per spaccio di droga, appena fuori dal carcere ha teso un agguato al complice che, secondo Leone, lo avrebbe incastrato accusandolo e provocandone l’arresto.
E’ stata proprio la mamma del piccolo ucciso a Santa Croce Camerina il 29 novembre 2014 a chiedere di parlare, a pochi giorni dal colloquio con il marito
Vi è anche un’agrigentina, Gaetana Rosaria Migali, 51 anni, di Canicattì, tra le 5 persone arrestate dai carabinieri di Caltanissetta, in collaborazione con i colleghi di Agrigento, Catanzaro e Milano, nell’ ambito dell’ inchiesta su appalti, servizi e forniture pilotate
“Nessuno si era accorto di nulla, anche perchè il giovane non ci ha dato alcun segnale. Ci addolora molto ciò che è accaduto e ci dispiace che il giovane non si sia fidato di noi: saremmo intervenuti subito”. Lo ha detto Letizia Bellelli, direttrice della casa circondariale di Enna
Un detenuto trentenne è stato torturato per oltre un mese: acqua bollente sui piedi, cicche di sigarette spente nell’ano. Cinque indagati, la Procura apre un’inchiesta
Rigettato dalla Cassazione il ricorso della difesa che aveva chiesto il differimento della pena sostenendo che lo stato di salute dell’ex latitante era incompatibile con la detenzione – See more at: http://www.lasiciliaweb.it/articolo/130006/italia/provenzano-resta-in-carcere#sthash.XLiFOq08.dpuf
Simona Vicari(nella foto), alfaniana dell’Ncd e sottosegretario allo Sviluppo economico con delega anche alla lotta alla contraffazione, e altri cinque politici, sono sotto indagine nell’ambito di un’inchiesta dell’antimafia di Roma, su visite sospette all’ex governatore siciliano, Salvatore Cuffaro, detenuto a Rebibbia per favoreggiamento aggravato alla mafia.