Con queste motivazioni i giudici della Corte di appello di Palermo – sezione misure di prevenzione – hanno accolto le tesi del difensore di Tarallo, l’avvocato Giuseppe Barba, e restituito l’immobile oggetto di una precedente confisca.
Giovanni Tarallo
11 anni e 10 mesi nei confronti di Ribisi, ritenuto il vice capo di Cosa Nostra agrigentina, e 12 anni di reclusione nei confronti di Tarallo, considerato il braccio destro del primo.
Alessandra Vella, ha condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti Giovanni Tarallo, 24 anni, di Santa Elisabetta, presunto capo della famiglia mafiosa sabettese, nonché luogotenente del palmese Francesco Ribisi.
Il 31 ottobre ha rimediato una condanna a 20 anni di carcere per associazione mafiosa ed estorsione. Secondo il gup di Palermo Daniela Cardamone, il 28 enne di Santa Elisabetta, Giovanni Tarallo sarebbe stato il braccio destro del palmese Francesco Ribisi che avrebbe messo in piedi l’ottavo mandamento di Cosa Nostra.
L’avvocato Giuseppe Barba, difensore di Giovanni Tarallo ventotto anni di Santa Elisabetta, arrestato nell’ambito del blitz “Nuova Cupola” e ritenuto il braccio destro del palmese Francesco Ribisi, ha sostenuto che il suo assistito non ha mai ricoperto ruoli nell’ambito della mafia agrigentina