C’è un caso di coronavirus anche a Lampedusa. Una donna rientrata da Milano lo scorso 10 marzo ed in quarantena che, stava quasi per terminare è risultata positiva al tampone.
Lampedusa
“Nessun caso di Coronavirus a Lampedusa”. Ad annunciarlo, tramite la sua pagina Facebook è il sindaco dell’isola Totò Martello.
Sono asintomatici e potrebbero addirittura non essere mai venuti in contatto con i colleghi trovati positivi al coronavirus ma in via precauzionale, applicando il protocollo di prevenzione, tre vigili del fuoco in servizio al distaccamento aeroportuale di Lampedusa sono stati messi in quarantena a casa propria.
I Carabinieri della Stazione di Lampedusa, su ordine della Procura della Repubblica di Agrigento, hanno apposto i sigilli all’area deposito carburanti dell’aeroporto di Lampedusa.
E’ stata effettuata l’autopsia sulla salma di Mario Pira, 63 anni, di Licata, dipendente della banca Unicredit, trovato morto nella sua camera d’albergo a Lampedusa, la mattina dello scorso 31 gennaio
Svolta nell’inchiesta aperta negli scorsi giorni dalla Procura di Agrigento nell’ambito della morte del licatese Mario Pira, 63 anni, dipendente della Unicredit trovato morto all’interno della sua stanza d’albergo a Lampedusa dove soggiornava per una missione di lavoro.
La Squadra mobile della questura di Agrigento ha arrestato un tunisino di 24 anni, già destinatario di un decreto di espulsione, che è rientrato illegalmente a Lampedusa (Ag) lo scorso venerdì.
A Lampedusa, dopo le numerose denunce pubbliche ed un’apposita interrogazione parlamentare presentata dalla deputata nazionale di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, sono state avviate le procedure per la rimozione delle barche usate dai migranti e poste sotto sequestro
I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati da Giovanni Minardi, e la Procura di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, hanno arrestato (in stato di fermo) Helmi El Loumi, 42 anni, della Tunisia.
I sommozzatori della Guardia costiera hanno trovato a Lampedusa altri 4 cadaveri in fondo al mare e una salma che galleggiava. I corpi recuperati finora, dopo il naufragio dello scorso 23 novembre, sono 17.
Il «film» della tragedia è in alcuni frammenti di un video girato durante le concitate operazioni di soccorso in mare che hanno portato al salvataggio di 149 migranti e diffuso oggi dalla Guardia Costiera.
Sono sette i cadaveri ritrovati fino ad ora, fra spiaggia e mare, dopo il naufragio di ieri sera ad un miglio dall’isola dei Conigli di Lampedusa (AG).
Scoperto, nel cuore di Lampedusa, un cimitero di auto abbandonate. Ad individuarlo ieri i carabinieri che hanno sequestrato l’intera area e denunciato il responsabile.
Tredici tunisini sono arrivati direttamente al molo commerciale di Lampedusa.
Domani i sommozzatori ritorneranno a immergersi per tentare di recuperare gli altri corpi senza vita
Trovato il barchino naufragato nei giorni scorsi a circa 6 miglia a sud da Lampedusa e inabissatosi a circa 60 metri di profondita’. Almeno 12 i cadaveri individuati in fondo al mare.
All’arrivo dei soccorritori, hanno costatato come l’incendio abbia interessato i circa 30 ombrelloni utilizzati per attrezzare la spiaggia, attrezzatura utilizzata da un imprenditore quarantanovenne.
Solo 200 persone hanno partecipato nel pomeriggio a Lampedusa ai funerali delle 13 donne morte nel naufragio avvenuto nella notte tra domenica e lunedì davanti alle coste dell’isola.
Per le ricerche dei dispersi del naufragio di Lampedusa vengono usati elicotteri, uno della Guardia di Finanza e uno della Guardia costiera, con raggi infrarossi.
Un naufragio è avvenuto in nottata a poche miglia dalle coste di Lampedusa. Sono in tutto tredici i corpi dei migranti recuperati: le vittime accertate sono tutte donne.
A pochi giorni dall’anniversario della strage di migranti a Lampedusa con 366 morti, un altro naufragio di ottobre fa piangere per altre vittime.