Fino al 31 dicembre 2025 il ministero dell’Interno potrà avvalersi della Croce Rossa italiana per la gestione dell’hotspot di Lampedusa
Lampedusa
Finita la tregua concessa dal maltempo, sono dunque riprese a pieno ritmo le partenze dei migranti verso le coste italiane
36 migranti, fra cui 8 donne e un minore, sono stati soccorsi, durante la notte, in area Sar, dalla motovedetta Cp319 della Guardia costiera.
Con cinque diversi viaggi dell’elicottero Nemo 8 della Guardia costiera sono stati recuperati i 32 migranti, fra cui 4 donne e 1 bambino, che erano bloccati sull’isolotto di Lampione.
Il Questore di Agrigento, Dirigente Superiore della Polizia di Stato Dr. Emanuele Ricifari, nella giornata di oggi si è recato sull’isola di Lampedusa per effettuare un accurato sopralluogo
E’ il primo sbarco dopo 4 giorni di stop a causa delle condizioni meteo e del mare mosso nel canale di Sicilia.
Il cadavere di una donna, con molta probabilità una migrante, è stato ritrovato a Punta Alaimo, zona Capo Grecale, dove sorge il faro di Lampedusa.
Anche la Procura di Agrigento potrebbe interessarsi al caso della nave Louise Michel, dell’omonima Ong.
E’ di otto morti e 97 superstiti il bilancio dei due naufragi avvenuti ieri in area Sar maltese.
I medici del Poliambulatorio di Lampedusa sono stati iscritti nel registro degli indagati quale atto dovuto, per consentire loro di partecipare all’irripetibile esame autoptico.
Subito dopo la visita all’hotspot, il presidente Schifani si è spostato in municipio per un vertice con il sindaco Filippo Mannino e il vice sindaco Attilio Lucia in cui si è parlato dei problemi più urgenti che riguardano l’isola.
Sono 705 i migranti che, dopo 17 sbarchi a partire dalla mezzanotte, sono giunti a Lampedusa. Ieri, con 13 barchini, sono stati soccorse invece 470 persone.
Spetterà all’ispezione cadaverica, subito predisposta, stabilire se si tratta, come sembra, di un migrante e se sia di un uomo o di una donna e da quanto tempo fosse in acqua.
La sezione operativa navale della Guardia di finanza ha bloccato un peschereccio tunisino, ritenuto la “nave madre”, che trainava verso le isole Pelagie una imbarcazione di ferro senza motore.
Nell’abitazione del soggetto, hanno rinvenuto 56 grammi di hashish, 52 grammi di cocaina e 53 grammi di marijuana, già suddivise in dosi, nonché la somma in contanti di 4.300 euro, ritenuta con molta probabilità provento dell’attività di spaccio.
Una trentenne nordafricana è morta, durante la notte, nell’hotspot di Lampedusa.
il GIP di Agrigento, per gli 8 fermi di competenza, ha applicato per 5 la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto, per 2 la misura dell’obbligo di dimora con prescrizioni, mentre solo 1 è stato rimesso in libertà
Il lampedusano Ignazio Umberto Blandina, che con le sue dichiarazioni ha contribuito a fare scattare l’operazione “Levante” su un giro di spaccio di cocaina a Lampedusa,
Undici fermi, emessi dalla Procura di Agrigento nell’ambito di un’inchiesta antidroga a Lampedusa, sono stati eseguiti dai carabinieri del nucleo Investigativo e della sezione Operativa della compagnia di Agrigento.
L’inchiesta “Levante” è lo sviluppo investigativo del sequestro, il più grosso mai fatto a Lampedusa, di circa 25 chili di cocaina eseguito lo scorso luglio dai carabinieri coordinati
Il pubblico ministero di Agrigento Paola Vetro ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 18 imputati