E’ tutto vero, il Licata batte la capolista Palermo e fa la storia.
Licata
A Licata due ventenni, entrambi originari della Tunisia, hanno ricevuto le cure del Pronto Soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” perché feriti da coltellate.
La vicenda approdata in aula col rito abbreviato risale all’estate scorsa quando il 32enne fu arrestato dai carabinieri della Compagnia di Licata per un tentativo di rapina ai danni del chiosco “La Denaide”.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Fabio Pilato, accogliendo l’istanza presentata dagli avvocati Lillo Fiorello e Angelo Balsamo, ha disposto la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con il divieto di dimora nella provincia di Agrigento
Dal borsello nero è saltata fuori una bustina con dentro quasi 100 gr. di marijuana “fresca”, probabilmente pronta per la vendita.
La droga scovata in una scatola di scarpe.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Licata hanno denunciato a piede libero due licatesi di 81 e 54 anni per abbandono incontrollato di rifiuti speciali sul litorale della città.
Poliziotti e militari del Circomare cittadino hanno sequestrato i ricci
Presunto caso di meningite trattato al Pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Elenia Manno ha avanzato la richiesta di condanna a dieci anni di reclusione, al termine della requisitoria, nei confronti di Orazio Giuseppe Sortino, 32 anni di Licata.
Ignoti, hanno compiuto un furto in una abitazione di Licata, in zona San Paolo.
Il cadavere di una persona, di sesso maschile e di giovane età, è stato ripescato tra le onde del mare, in territorio di Licata.
Il Comune, con il Sindaco Pino Galanti ed il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Russotto, dichiara la propria volontà di porre in essere, con gli strumenti di previdenza sociale di cui dispone, ogni possibile azione di sostegno alla famiglia del venditore ambulante ricoverato in gravi condizioni a Caltanissetta.
Si chiude con sei assoluzioni e una condanna (lieve) per occupazione abusiva di suolo pubblico l’inchiesta della Procura di Agrigento che ipotizzava brogli sul Porto “Marina Cala del Sole” di Licata.
E’ rosa il primo fiocco del 2020 al Punto nascite dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. La prima nata del nuovo anno è Chloe Sanfilippo venuta alla luce a mezzanotte e tredici minuti.
Sarebbe stato un incidente sul lavoro “insabbiato” a causare la morte del cameriere 58enne di Licata Salvatore Vullo
tre condanne e quattro assoluzioni nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta “Lenone 2” che ipotizza un’associazione a delinquere dedita allo sfruttamento della prostituzione nel locale “Paradise” di Licata.
La Corte di Cassazione si è pronunciata sui ricorsi avanzati dalle difese degli indagati del blitz “Assedio” – che portò a sette fermi a Licata per mafia tra cui un ex consigliere comunale – che chiedevano l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare.
La richiesta di condanna nei confronti di sette persone coinvolte nell’inchiesta “Lenone 2” che ipotizza un’associazione a delinquere dedita allo sfruttamento della prostituzione nel locale “Paradise” di Licata.
Il Gup del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato all’ergastolo Orazio Rosario Cavallaro, 61 anni, di Ravanusa, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio del bracciante agricolo Angelo Carità, 61 anni, di Licata,
Blitz all’interno di un appartamento a Licata dove i carabinieri della locale Compagnia, in seguito a perquisizione, hanno rinvenuto ben otto piante di marijuana dell’altezza di circa un metro.