Per Orazio Rosario Cavallaro, 61 anni originario di Catania ma residente da moltissimi anni a Ravanusa uno sconto di pena consistente dopo la condanna all’ergastolo dal Gup del Tribunale di Agrigento Luisa Turco.
omicidio Angelo Carità
Il Gup del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato all’ergastolo Orazio Rosario Cavallaro, 61 anni, di Ravanusa, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio del bracciante agricolo Angelo Carità, 61 anni, di Licata,
Battute finali del processo che si celebra col rito abbreviato a carico di Orazio Orazio Umberto Cavallaro, 61 anni originario di Ravanusa, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Angelo Carità, licatese condannato all’ergastolo per omicidio ma scarcerato poco prima per scadenza dei termini di custodia.
Poco più di un anno fa era stato arrestato con l’accusa di avere ucciso, il 2 aprile del 2018, giorno di Pasquetta, il licatese Angelo Carità. Ora il pubblico ministero Chiara Bisso ha chiesto la condanna all’ergastolo.
Orazio Rosario Cavallaro ha respinto ogni accusa e, in riferimento al giubbotto che gli è stato sequestrato – lavato con candeggina ma su cui sono state scoperte tracce di sangue di Carità – ha risposto: “Il giubbotto me lo ha regalato la Caritas”.
Risultano indagate per favoreggiamento la moglie di Cavallaro, Giovanna Brancato ed anche la figlia, Veronica.
A sei mesi esatti, è arrivata la svolta nelle indagini. Forse, ucciso per vendetta, tanto da assoldare un killer, in questo caso l’esecutore materiale dell’omicidio, che per gli investigatori sarebbe, Orazio Rosario Cavallaro, sorpreso ancora nel sonno, all’alba , da una decina di Carabinieri , supportati anche da unità cinofile, facendo scattare le manette ai suoi polsi
Svolta nelle indagini. Preso il killer dell’omicidio di Angelo Carità, avvenuto a Licata il giorno di Pasquetta.
La Procura sembra aver stretto il cerchio. Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio doloso in concorso e detenzione illecita di arma da fuoco.
Dall’esame autoptico, nelle more del deposito della relazione, sarebbe emerso che a sparare è stata una pistola calibro 9, e che sono stati esplosi almeno 10 colpi, di cui due, alla testa e alle spalle della vittima, si sarebbero rivelati mortali.
Su Angelo Carità, il 61 enne condannato all’ergastolo e ucciso il giorno di Pasquetta, è stata eseguita l’autopsia, avrebbe cercato di scappare.
Nelle prossime ore, il Pm Simona Faga conferirà l’incarico ad un medico legale per effettuare l’autopsia. Esame medico-legale che avrà il compito di chiarire, con certezza categorica, che tipo di arma sia stata usata e quanti effettivamente sono stati i colpi che hanno centrato ed ucciso l’imprenditore agricolo.
Secondo le prime indiscrezioni sull’omicidio di Angelo Carità, avvenuto nella tarda mattinata di oggi in via Re Grillo, potrebbero essere stati due i killer che hanno portato a termine la missione di morte.
Il sessantunenne licatese Angelo Car ità è stato ucciso. *E’ accadu to in via Palma. *Pare fosse per strada, forse stava salendo in macchina quando è stato raggiunto da un sicario che gli ha sparato.