I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Caltanissetta assieme ai colleghi della stazione di Riesi hanno arrestato Salvatore Tardanico, 36 anni, in esecuzione di un decreto di fermo della Procura della Repubblica di Caltanissetta, per tentato omicidio.
tentato omicidio
I carabinieri hanno arrestato F. G., 29 anni, di Favara (Ag) che ieri sera avrebbe esploso due colpi d’arma da fuoco contro il nigeriano di 27 anni, ospite di un centro Sprar di Favara, ritrovato lungo la provinciale per Naro (Ag), in contrada Malvizzo.
A Cattolica Eraclea, in Contrada Borangio, i Carabinieri della locale stazione, hanno tratto in arresto a seguito di mandato di cattura europeo, per il reato di tentato omicidio, il 19 enne, I.P., di nazionalità romena.
Tardanico è stato soccorso da un’ambulanza del 118, intervenuta dopo l’allarme dato da un vicino, ed è stato trasportato nell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì dove è stato intubato, stabilizzato e trasferito d’urgenza al reparto di rianimazione del “Civico” di Palermo: ha la prognosi riservata.
Gli agenti del commissariato di Gela, in collaborazione con la squadra Mobile, hanno fermato un pluripregiudicato, Salvatore Noviziano, di 25 anni.
Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento ha rinviato a giudizio Isabella Amato, 28 anni, di Canicattì, e Mohamed Ben Kahla, 48 anni, tunisino, imputati del tentato omicidio, nel 2011, di Ivan Giardina, colpito con un coltello al culmine di una lite provocata dal presunto furto subito da Giardina di un’ autoradio da parte dei due.
A disporlo, su richiesta del pm che riteneva “evidente la prova” è stato il Gip Francesco Provenzano.
Il pm ne aveva chiesti 21 per Salvatore Gesù Amato. I giudici: non ci fu premeditazione.
Al termine di una colluttazione il 65enne Giacomo Purità ha colpito con un fucile da caccia il 34enne che si era introdotto nella sua abitazione di campagna: è stato fermato per tentato omicidio. Il rapinatore è ricoverato in gravi condizioni
A Sedriano, nella provincia di Milano, è stato arrestato Paolo Leone, 62 anni, di Agrigento, il quale ha appena scontato 8 anni di carcere per spaccio di droga, e appena fuori dal carcere ha teso un agguato al complice che, secondo Leone, lo avrebbe incastrato accusandolo e provocandone l’arresto.
La Corte d’Appello ha aumentato la condanna a 6 anni, perché ha riformulato l’accusa in tentato omicidio.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Roberta Nodari, ha convalidato il fermo dei due fratelli riberesi Stefano e Vincenzo Scoma accusati di tentato omicidio dopo la lite avvenuta la scorsa settimana in una sala giochi del centro crispino.
Si tratta di Gaspare Vecchio, 36 anni, già sottoposto alla libertà vigilata, e che adesso risponderà anche di tentato omicidio, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
A Favara i Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato un uomo di 36 anni del quale ritengono opportuno non rivelare l’ identità ma solo le iniziali del nome, V G.
Gli altri due protagonisti, Giuseppe Sorce, 27 anni e Giovanni Milana di 41si trovano entrambi ricoverati in prognosi riservata in ospedale a Canicattì, dopo essere stati raggiunti dai proiettili che sarebbero stati sparati da padre e figlio in varie parti del corpo.
Il 54enne è accusato di avere colpito ripetutamente la consorte con un taglierino. Dopo l’aggressione si rifugiò all’interno del cimitero.
E’ la condanna che il Gup Luisa Intini ha inflitto ad Alessandro Tavormina
La corte d’Appello di Caltanissetta, confermando la sentenza di primo grado, ha condannato a undici anni l’operaio di Riesi (Cl) Francesco La Rosa, 54 anni, per il tentativo di omicidio e la tentata violenza sessuale di una donna romena.
A Gela, la Polizia ha arrestato ai domiciliari il romeno Vasile Ciprian Guia, 37 anni, che, ubriaco, ha aggredito e tentato di uccidere due operatori del “118”, intervenuti con un’ambulanza, per soccorrerlo e accompagnarlo al pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele”.
Un operaio di 46 anni, Filippo Gonzalez Nicosia, di Realmonte, è stato arrestato, in flagranza di reato, dai carabinieri per tentato omicidio.
Duecento mila euro di risarcimento. A tanto ammonta la richiesta della moglie di Accursio Amato, 53 anni, Lsu del Comune di Sciacca, accusato di tentato omicidio nei confronti della donna, e che è stato ammesso al rito abbreviato.